Roberto Piaser, il veterano dell’Atletica San Biagio, pensionato del Consorzio Agrario, ha dato un apporto sostanziale al medagliere azzurro, facendo doppietta nella marcia M70. Per lui, prima la vittoria sulla 10 km in 1h03’23 e poi il bis sulla 30 km in 3h34’04. Due fatiche ravvicinate che, a dispetto dell’età, non hanno scalfito la tempra di lottatore di Roberto Piaser. Non solo. In team con i più giovani Gianni Siragusa e Franco Venturi Degli Esposti, il trevigiano ha anche contribuito ai due argenti conquistati dall’Italia nella classifica a squadre nella categoria M50.
La passione di Roberto
Un weekend davvero da incorniciare per un atleta che marcia a buon livello da una vita, sin dai tempi di Pamich e Dordoni, ma che nel corso degli anni è stato capace anche di dedicarsi alla maratona (ha corso per ben sette volte a New York) e soprattutto allo sci di fondo, disciplina per molti versi complementare alla marcia, in cui ha all’attivo oltre 40 partecipazioni alla Marcialonga. Nel 2016, per celebrare degnamente la 40° presenza nel classico appuntamento con gli sci stretti, tagliò il traguardo in camicia bianca e papillon, diventando uno dei protagonisti della giornata.
Vince il tricolore di salto in lungo a 83 anni
Giorgio Bortolozzi torna sul podio tricolore a 83 anni. All’inizio del 2016 era stato trovato positivo all’antidoping e squalificato per quattro anni. Ora, concluso il periodo di sospensione dalle gare, l’ex azzurro – classe 1937 – si è presentato in pedana ai campionati italiani master di Arezzo, vincendo il titolo di categoria nel salto in lungo. Figlio di Menenio, indimenticato pioniere dello sport trevigiano, ed ex primario di ginecologia all’ospedale di Conegliano, Giorgio Bortolozzi è stato un atleta di primo piano all’inizio degli ’60. Otto volte in Nazionale, ha anche vinto due titoli italiani assoluti nel salto in lungo. Bortolozzi ha poi abbracciato l’attività master, collezionando titoli.
Ad Arezzo, unico ultraottantenne in gara nel lungo, Bortolozzi ha saltato 2.99, affiancando idealmente sul gradino più alto del podio il figlio Mario, campione italiano nella categoria SM45.