Un gigantesco mosaico che si staglia nel cielo, è un omaggio alla luce e alla rinascita la nuova installazione di Fabrizio Plessi in Piazza San Marco. L’albero di Natale 2020 sarà un’opera digitale. Ancora una volta Venezia illumina il mondo con la sua energia dorata rischiarando le notti dell’Avvento nel momento più buio della nostra contemporaneità sconvolta dalla pandemia.
L’idea del mosaico
“L’idea per questa installazione è scaturita dal mio grande amore per Venezia, ha raccontato l’artista, ho immaginato un gigantesco mosaico dorato, che richiama l’oro della Basilica, in cui ogni tassello vive di vita propria. Per la prima volta nel mio lavoro ho fatto sì che il flusso luminoso di ciascun elemento vada in direzioni diverse, andando a creare un intreccio di contaminazioni quale metafora, da un lato, della dinamica delle relazioni interpersonali e, dall’altro, per valorizzare la memoria storica di questa città, luogo di incontro e di scambio tra culture diverse per eccellenza”.
Chi è Fabrizio Plessi
Fabrizio Plessi è uno straordinario artista concettuale, delle sue formidabili installazioni abbiamo parlato recentemente in occasione dell’evento di punta della stagione autunnale: Fabrizio Plessi l’Età dell’Oro, 15 cascate d’oro che fluttuano sulla facciata del Museo Correr, scenografia scintillante e sonora, potente loop magmatico nel cuore della Serenissima che fa brillare anche la Basilica. L’oro a Venezia è simbolo di sapienza artigiana, alchimia tra passato e futuro.
Pioniere e maestro della Video Art, Plessi è il primo artista ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale, contenitore di un flusso inarrestabile di acqua e fuoco digitale. Numerose le partecipazioni alla Biennale di Venezia, espone in tutti i musei del mondo, un innovatore per eccellenza.
L’istallazione a mosaico
Dal prossimo 4 dicembre fino al 6 gennaio, avremo il privilegio di ammirare la sua nuova installazione che troverà posto a San Marco, tra le due colonne della Piazzetta. Un faro luminoso composto da oltre 80 moduli di un metro per cinquanta centimetri che prendono la forma dell’albero della vita. Prodigio che unisce simbolicamente terra, acqua e cielo, l’interpretazione più profonda del Natale.
Il digitale
L’uso del digitale,spiega il maestro, in questo contesto diventa emozione spirituale che si esprime nell’unico linguaggio possibile oggi, permettendoci di raggiungere gli altri pur nella distanza fisica. Una scultura evocativa che sta a dimostrare come, ancora una volta, sarà la luce dell’arte ad indicare la strada per superare insieme questi tempi bui”.
L’installazione è promossa dal Comune di Venezia e Vela Spa con la partnership di Assicurazioni Generali nell’ambito della rassegna. “Le Città in Festa – Natale 2020”.
In questo anno così drammatico e incerto Venezia, culla millenaria di arte e ospitalità, lancia un messaggio di speranza, una nuova energia creativa espressa con la tecnica digitale.
Il progetto del mosaico
Il progetto Natale di Luce 2020 in area marciana prevede anche un intervento luminoso alle Procuratie Vecchie e Nuove. E lungo Calle XXII Marzo sino a campo Santa Maria del Giglio. Nonché il prolungamento sino al 6 gennaio dell’installazione L’Età dell’Oro sulla facciata dell’Ala Napoleonica del Museo Correr.
Il Natale 2020 non sarà un Natale come gli altri, lo sappiamo benissimo. La pandemia ha chiuso i nostri confini geografici e sentimentali. In questo tempo sospeso, ferito dal Covid, trovo l’idea del messaggio digitale davvero splendida. In genere l’albero di Natale contiene le luci che illuminano, con il progetto di Fabrizio Plessi, saranno le luci a formare l’albero.
Quest’anno abbiamo tutti bisogno di luce, non di addobbi.
AMMIRO QUESTA INIZIATIVA, AMMIRA LA CREATIVITA’ DI QUESTO ARTISTA, MA NON AMMIRO CHI CI HA DECISAMENTE TRADITI, INSTALLANDOSI IN ALTRE PROVINCIE.