Nessuno si aspettava un cambiamento di rotta della Moldavia, Stato che aspira a divenir membro dell’Unione europea. Per la prima volta nella storia di questo importante Paese, il popolo moldavo ha deciso di eleggere Capo dello Stato una donna. La leader dell’opposizione Maia Sandu. Una settimana fa, i cittadini hanno detto basta all’uscente presidente Igor Dodon molto legato alla Russia.
Moldavia e Sandu
La figura di questa donna potrebbe essere la chiave di un vero cambiamento sul piano politico interno e internazionale. La Sandu, che è stata economista presso la Banca mondiale e sostenitrice dell’UE, ha convinto il popolo moldavo stanco e adirato per i tanti scandali e tanta corruzione da parte di una classe politica. La sconfitta del filo-russo presidente uscente Dodon, che ha sempre avuto un comportamento blando dinanzi allo tsunami pandemico del covid-19 nel suo Paese, è stata un colpo al cuore per i vertici del Cremlino. Mosca puntava ad avere una Moldova che restasse nella sfera di influenza. Visto che alcuni Paesi, allineati alla Federazione russa, sono fortemente preoccupati da disordini politici e crisi di sicurezza.
Sandu e i voti esteri
La vittoria di Sandu è stata raggiunta grazie ai tanti moldavi sparsi nel mondo. Come pure a quelli che sono presenti in Italia. Che hanno votato presso i consolati di carriera ed onorari, dando un colpo di coda alla vecchia nomenclatura moldava. Le parole che hanno convinto i tanti cittadini della Moldavia all’estero, ma anche quelli che sostenevano il Presidente Dodon, alla chiusura della campagna elettorale sono l’aver posto al centro il popolo. Che necessita di avere un apparato politico statale che esca dalla malattia della cleptomania e che si preoccupi di tutelare ogni cittadino moldavo.
Moldavia e corruzione
Il primo passo che deve fare l’eletta Presidente Sandu, supportata da tutto il centro destra, è debellare il cancro della corruzione. Successivamente modificare la Costituzione limitando i poteri del Presidente togliendoli il controllo sulle questioni interne e sull’ordinamento giudiziario. Infine, impegnarsi per avviare un dialogo con gli organismi dell’UE per entrare nella Comunità, come da tempo pensa la Sandu. Di certo, non mancheranno le proteste di Mosca. Anche se la stessa Sandu, dopo aver ricevuto i complimenti per la sua vittoria, ha dato pieno sostegno ai rapporti con la Russia a favore di uno sviluppo costruttivo nelle relazioni tra i due Stati.