“Non c’è un’America nera e un’America bianca, un’America latina e un’America asiatica: ci sono gli Stati uniti d’America”. Barack Obama. La notizia letteraria della settimana è “Una terra promessa”. Autobiografia di Barack Obama, il libro più atteso dell’anno, uscito il 17 novembre in contemporanea in tutto il mondo e in 26 lingue. Per accontentare la grande richiesta dei librai, l’editore americano Crown ha stampato in Germania un milione di copie per poi trasportarle via mare in 112 container. Quasi una spy story, massima riservatezza per questo libro che in buona parte esce nel mondo grazie alle rotative di Grafica Veneta che ne stamperà circa dieci milioni. Segretezza e sorveglianza speciale, nessun testo è arrivato via internet, solo emissari con chiavetta elettronica da ogni Paese; davvero un romanzo nel romanzo!
Obama e Lovat
Ma ecco la classifica che puntualmente troviamo negli spazi affascinanti della Libreria Lovat con sede a Villorba (Treviso) e a Trieste.
- D’Avenia – L’appello – Mondadori
- Corona – L’ultimo sorso – Mondadori
- Rowling – L’Ickabog – Salani
- Barbero – Dante – Laterza
- Saviano – Gridalo – Bompiani
- Di Pietrantonio – Borgo Sud – Einaudi
- Obama – Una Terra Promessa – Garzanti
- Vespa – Perché l’Italia amò Mussolini – Mondadori
- Casati Modignani – Il falco -Sperling
- Rossi – Insieme in cucina – Mondadori
Obama non scalza D’Avenia
Un palmares che conferma la sottolineatura della scorsa settimana sul romanzo di Alessandro D’Avenia: “L’Appello” (un libro del quale sentiremo molto parlare per l’originalità del racconto).
Infatti, lo troviamo ora al primo posto. Un supplente di Scienze diventato cieco inventa un sistema per riconoscere i suoi alunni durante l’appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome. Alessandro D’Avenia è dottore di ricerca in Lettere classiche, insegnante al Liceo e sceneggiatore. Molto noto al grande pubblico per il suo romanzo d’esordio: “Bianca come il latte, rossa come il sangue” dal quale è stato tratto l’omonimo film diretto da Giacomo Campiotti. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Corona ad un’incollatura
Sempre in vetta, Mauro Corona, tallonato dalla scrittrice più famosa al mondo J.K.Rowling con: ”L’Ickabog”. “È stato scritto a pezzi e bocconi tra un libro di Harry Potter e l’altro, racconta l’autrice nella prefazione, spiegando il significato della parola Ickabog.
Deriva da Ichabod che significa “senza gloria” o “la gloria se n’è andata”. E si domanda: “Che cosa ci dicono di noi i mostri che evochiamo? Cosa deve succedere perché il male si impossessi di una persona o di una nazione, e come si fa a sconfiggerlo? Perché le persone scelgono di credere alle bugie, anche a fronte di prove esili o inesistenti?”Ottima domanda in tempi così prolifici di fake news.
Con Obama entra Saviano
In classifica Lovat anche Roberto Saviano con “Gridalo” e Bruno Vespa “Perché l’Italia amò Mussolini e come è sopravvissuta alla dittatura del virus”. La storia di due dittature quella di Mussolini e quella del “signor Covid”, come lo chiama l’autore.
Yes we can
Ma torniamo all’autobiografia di Barack Obama “Una Terra Promessa”. L’ex presidente racconta la sua odissea, da giovane alla ricerca dell’identità, a leader di una terra libera. Descrive i momenti più importanti del suo primo mandato, trasformazioni e cambiamenti fino alla magica notte del 4 novembre 2008 quando con la sua elezione, il mondo vide per la prima volta un afroamericano alla guida degli Stati Uniti, e tutti conobbero il vero significato di Yes We Can.