L’Imoco Volley Conegliano ha dato la propria piena disponibilità a non interrompere anzitempo la stagione di volley donne iniziata appena due mesi fa e nella quale punta a conquistare anche gli altri trofei in palio, dopo aver già messo in bacheca la Supercoppa.
Volley donne e covid
Il club gialloblù finora non toccato da casi di positività, che invece hanno riguardato in maniera più pesante altre squadre: sono ventinove le gare da recuperare tra A1 e A2 e si è resa indifferibile una decisione su come rimettersi in pari con il calendario, almeno per il girone di andata.
La nota dell’Imoco
«Consapevole che prima di tutto l’importanza va data alla salute delle atlete e di tutti gli operatori del settore», si legge in una nota del club, «la nostra società offrirà la massima collaborazione alla Lega e agli altri club. Perché una volta di più il nostro sport possa dare un segnale di resilienza e di ottimismo, continuando, pur con tanti sacrifici, a tenere acceso il meraviglioso motore della pallavolo».
I presidenti di A1 s’inventano un “cuscinetto” di partite per il Volley donne
La Consulta dei presidenti delle società di Serie A1 femminile si è riunita venerdì in videoconferenza per valutare le alternative per la prosecuzione del campionato, vista la situazione di emergenza sanitaria e i numerosi rinvii per casi di positività al Covid. Dalla riunione è emersa la volontà unanime delle società di concludere regolarmente il girone d’andata: per riuscirci, l’idea è quella di istituire una sorta di “cuscinetto” di due settimane senza turni di campionato, a cavallo tra novembre e dicembre, consentendo così a tutte le squadre di recuperare le partite mancanti.
Una volta terminato il girone d’andata, che si chiuderà il 21 novembre, si tratterebbe dunque di rinviare le prime due giornate del girone di ritorno (29 novembre e 13 dicembre), oltre ai quarti di Coppa Italia, e lasciare quel periodo a disposizione delle società per disputare i recuperi, in coincidenza con i gironi di Champions League ospitati da Conegliano, Novara e Scandicci. Le due giornate rinviate potrebbero poi essere recuperate più avanti in turni infrasettimanali, visti anche i tempi ridotti delle Coppe europee. Non si parla, per il momento, di “bolle”. Le partite saranno da disputare sui campi originariamente previsti. Sollevata qualche ipotesi di accorpamento delle trasferte.
Garbellotto ha partecipato alla consulta dei club del volley donne
Venerdì sera il presidente dell’Imoco Piero Garbellotto ha partecipato alla consulta online dei club di serie A1 e A2: «Come la Lega maschile, anche noi siamo del parere che le competizioni debbano andare avanti – sintetizza il numero uno gialloblù – la continuità del campionato non è mai stata in dubbio, ci siamo confrontati tra presidenti per organizzare i recuperi. Abbiamo valutato di fissarli alla fine dell’andata (che terminerà il 21 novembre, ndr), non in una bolla ma nei normali campi di gioco per non fare perdere visibilità agli sponsor nei palazzetti. Di conseguenza, i quarti di Coppa Italia saranno spostati ad altra data. Le squadre potranno continuare a giocare con non più di tre giocatrici positive in rosa. E cercheremo di adottare un sistema per avere risposte più celeri dai tamponi» conclude il presidente dell’Imoco Volley Piero Garbellotto.
Champions: cambia un’avversaria
L’Uralochka Ekaterininburg ha annunciato che si ritira dalla Champions League femminile a causa del covid. Parubets e compagne avrebbero dovuto affrontare nel Gruppo A le francesi del Nantes, le turche del Fenerbahçe e le italiane dell’Imoco Volley Conegliano. Il club russo specifica “che l’introduzione di nuove misure restrittive in Italia e Francia” dove avrebbe dovuto andare “ha contribuito nella sua decisione”. Sarà sostituita dal Calcit Kamnik, club sloveno.
Volley donne falcidiato anche in Europa
In una nota della società “Non parteciperemo a causa della difficile situazione epidemiologica. I casi stanno aumentando, vogliamo assicurare in qualche modo la squadra. Inoltre introdotte nuove restrizioni in Italia e Francia, i paesi che ospiteranno le bolle del girone – ha detto la dirigenza russa -. Anche solo essere in aeroporto può essere pericoloso per la squadra». «C’è un po’ di risentimento, ma la salute è più importante». Ha aggiunto la capitana Ksenia Parubets.