“Un disastro. Rischiamo di finire in ginocchio, questa situazione è incomprensibile. Tutte quelle piccole cantine del Veneto Orientale che lavorano con bar e ristorazione rischiano di scomparire”. La sua azienda “Conti della Frattina” ha mille anni di storia. Si trova a Frattina di Pravisdomini tra la provincia di Pordenone e la Marca Trevigiana.
Veneto Orientale in crisi
Manlio della Frattina conosciuto anche come il conte “contadino” classe 1963 una crisi come questa mai l’aveva provata. La chiusura alle 18 dei bar e ristoranti sta mettendo a durissima prova tutto quell’indotto che riguarda l’enogastronomia. E di conseguenza le imprese agricole che anche dopo la crisi del 2008 avevano evidenziato una certa tenuta anche per quanto riguardava l’occupazione. “Ciò che più mi rattrista – prosegue della Frattina – è che si parla di tutti i settori economici che stanno soffrendo, di casse integrazioni e ciò va bene. Ma nessun accenno alla crisi che sta colpendo tutte quelle piccole imprese del settore agricolo”.
Anche ViVO dice la sua
Sulla questione interviene anche Franco Passador direttore generale di ViVO Cantine Viticoltori del Veneto orientale, una delle più importanti realtà produttive regionali, con 10 cantine, 70 milioni di chili d’uva lavorata, 30 milioni di bottiglie esportate e un fatturato consolidato che supera i 110 milioni di euro.
Come uscirà l’appeal del vino italiano nel mondo da questa emergenza? Passador vede una via d’uscita: “La criticità presente è destinata ad incidere profondamente sul modo di pensare, di vivere, di lavorare e di relazionarci. Ma questi giorni ci consentono anche di riflettere, di valutare e progettare per prepararci alla ripresa, che sicuramente arriverà, per essere pronti quando l’emergenza sarà finita. Il nostro Gruppo intende investire tutte le sue risorse migliori per il futuro. Lungo questa direzione dovrà muoversi compatto tutto il settore per non compromettere un mercato, una realtà che vantano una lunga tradizione ed hanno un elevato valore intrinseco, peraltro in costante crescita. Si tratta, in altri termini di tutelare un’immagine, una reputazione, una storia che costituiscono di fatto una autentica e straordinaria ricchezza, non solo economica”.
Veneto Orientale e Condifesa TVB
Filippo Codato direttore Condifesa TVB (oltre 10mila imprese associate): “Il DPCM appena emanato e soprattutto quelli attesi creano e alimentano senz’altro un quadro di grande incertezza. Le imprese agricolo temono l’onda lunga che la chiusura, se pur parziale, di bar e ristoranti si ripercuoterà inevitabilmente su tutta la filiera. E per quello che sta accadendo e che potrà accadere che i Consorzi di difesa stanno sperimentando nuovi strumenti di gestione del rischio non più solo legati alle perdite di prodotti agricoli da avversità atmosferiche, ma anche a perdite di reddito derivanti da crisi di mercato.
L’Agrifondo
Agrifondo Mutualistico Veneto e Friuli Venezia Giulia è il primo organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole per poter gestire fondi comunitari che promuovono la creazione ed il mantenimento di Fondi per la stabilizzazione del reddito delle Imprese agricole noti come IST (Income Stabilization tool) . Questi fondi, con contributi UE fino al 70%, hanno lo scopo di compensare le imprese agricole che subiscono un calo di reddito superiore alla soglia del 20% rispetto al reddito medio del triennio precedente. In questo modo potremmo aumentare notevolmente la resilienza delle imprese nostre associate”