Il Giro di Italia numero 103 si decide, tempo permettendo e pandemia, nelle rimanenti tappe del Nordest.
Domenica 18 ottobre: la prima delle tappe Rivolto-Piancavallo
Il primo tappone delle tappe di montagna coincide con l’omaggio del Giro d’Italia 2020 alle Frecce Tricolori. La partenza è dalla base aerea di Rivolto, sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare che una volta era a Treviso. Il traguardo sul Piancavallo dirà chi potrà vincere il Giro. Il percorso è pianeggiante fino ad Aviano, dove inizierà la salita finale di 15 chilometri. I primi 10 chilometri di salita sono molto ripidi, attorno al 9%, con punte del 14%; poi la strada spiana e scende lievemente per ricominciare a salire con pendenze più moderate intorno all’8%.
La suggestiva tappa con partenza dalla base delle Tre Cime
Un’istantanea pronta a entrare nelle pagine di storia del ciclismo che causa Coronavirus potranno però scattare solo in “pochi” fortunati. L’ingresso al pubblico sarà limitato a mille invitati, 600 del comitato locale tappa presieduto da Enzo Cainero e 400 da Rcs. Tra loro ci saranno il comandante della squadra aerea Gianni Candotti e il capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli. Gli ultimi dettagli, relativi a viabilità, sicurezza e safety, sono stati studiati dal neo comandante del Secondo Stormo, colonnello Marco Bertoli.
Martedì 20 ottobre tra le tappe Udine-San Daniele del Friuli
Dopo il giorno di riposo, la tappa parte con un gran premio della montagna della Madonnina del Domm. Dopo i corridori scaleranno il versante Nord del Colle dell’Abbazia di Castelmonte. La corsa giungerà a San Daniele dove si percorreranno due giri di un circuito impegnativo con lo strappo del Castello di Susans (15%) e la salita al Monte di Ragogna (16%). L’ultimo scollinamento è previsto a circa 13 km dall’arrivo. C’è l’ultimo chilometro in salita.
Mercoledì 21 ottobre Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio
In avvio i “girini” dovranno scalare la salita di Forcella Valbona. Dopo una breve discesa, sarà poi la volta della lunga salita del Monte Bondone e di Passo Durone, con il prestigioso finale situato a Madonna di Campiglio.
Giovedì 22 ottobre tra le tappe Pinzolo-Laghi di Cancano
Ci sono 5.400 metri di dislivello. La partenza è già in salita: prima in direzione del Passo Carlo Magno e poi verso l’inedito Passo Castrin-Hofmandjoch. Dopo bisogna affrontare la salita regina Giro d’Italia, la Cima Coppi. Il Passo dello Stelvio (2.759 metri), che verrà scalato dal versante più impegnativo (quasi 25 km al 7.5%). Poi ci sarà una lunga discesa e affrontare la salita finale ai laghi di Cancano con i 21 tornante delle “scale di Fraele”.
Colle dell’Agnello e cronometro finale
Da qui a Milano mancano tre giorni e la classifica sarà ben delineata. Venerdì 23 ottobre c’è la Morbegno-Asti, ultima occasione per i velocisti. Poi ancora salita con l’alba Alba-Sestriere, con il Colle dell’Agnello, Izoard, Montgeneve. Arrivo a Sestiere. Resta solo la cronometro di domenica 25 ottobre Cernusco sul Naviglio-Milano di 15,7.
Colle dell’Agnello a rischio
Il meteo mette a rischio la penultima delle tappe del Giro d’Italia, una delle più importanti della corsa rosa. Sabato 24 ottobre si svolgerà la Alba-Sestriere, che prevede 199 km con il Colle dell’Agnello, lo sconfinamento in Francia sull’Izoard, il Monginevro e l’arrivo in salita a Sestriere. Sarà una delle tappe regine del Giro. Sullo Stelvio, per adesso, c’è solo neve ai bordi della strada e non ci sono problemi di viabilità. Il Colle dell’Agnello è a rischio.
L’ipotesi che la corsa rosa possa non passare sul Colle dell’Agnello mette in apprensione Rcs Sport, in quanto la chiusura del passo potrebbe precludere lo sconfinamento in Francia. Il Giro d’Italia ha quindi proposto alle autorità competenti locali il passaggio sul Colle delle Finestre, là dove Chris Froome ribaltò la classifica generale del Giro d’Italia 2018. Le autorità piemontesi hanno però fatto sapere che non ci sarebbe il tempo di poter sistemare lo sterrato che caratterizza gli ultimi otto chilometri di salita, quindi il piano B elaborato dal Rcs Sport può essere di difficile attuazione. Sembra molto più verosimile, invece, un cambio di percorso che prevede più passaggi a Sestriere.