Esiste una vera finanza “green” socialmente responsabile? Quanto incide sulla salvaguardia e tutela del patrimonio comune? Indubbiamente la finanza sostenibile sviluppa un doppio vantaggio, dall’ambiente al rendimento; è dimostrato, infatti, che le aziende quotate in borsa impegnate in una economia sana, sono ben viste dal sistema finanziario con profitti quasi doppi di quelle tradizionali, perché incidono sul benessere delle future generazioni. Per anni lo sviluppo industriale mondiale ha sottovalutato l’impatto sui fragili equilibri ambientali e sociali; è arrivato quindi il momento di cambiare rotta senza navigare a vista. Un grande segnale in questo senso arriva oggi dall’Università e da una storica realtà territoriale.
Ca’ Foscari e Centro Marca nel segno del Green
Siglato al Campus Economico di San Giobbe, l’accordo assume una valenza di enorme impatto sociale grazie al messaggio virtuoso che trasmette: creare competenze per una crescita responsabile e sostenibile. I temi specifici della formazione: promuovere l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle analisi e nelle valutazioni del rischio di credito; valutare i rischi e le opportunità connesse al cambiamento climatico; accrescere la sensibilità sui temi di finanza sostenibile. Caratteristiche al centro del VERA (Venice centre in Economic and Risk Analytics for public policies), creato nell’ambito del progetto per il Dipartimento di eccellenza finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Il Dipartimento di Economia ha già un ricco portafoglio di progetti sui temi della finanza verde finanziati dalla Commissione Europea e dall’European Investment Bank.
La convenzione
Una convenzione che apre nuovi scenari nei principali temi di ricerca del Dipartimento come la finanza sostenibile e l’analisi dell’impatto sul cambiamento climatico in sinergia con l’impegno di CentroMarca Banca Credito Cooperativo, da sempre in prima linea nella promozione dello sviluppo sociale delle realtà locali. Elaborata una strategia di finanza sostenibile (includendo i tre fattori ESG – Environmental, Social and Governance).
L’assegno di ricerca
Il contributo dell’Istituto di Credito finanzierà un assegno di ricerca della durata di 12 mesi per il Dipartimento di Economia, avente per oggetto “L’impatto dei fattori ESG nel rischio di credito”, che potrà supportare e contribuire le attività di ricerca nell’ambito della finanza sostenibile.
La Convenzione intende anche promuovere attività di divulgazione e di formazione per accrescere la consapevolezza e le conoscenze nelle nuove generazioni. Per questo l’accordo prevede il supporto da parte della Banca all’istituzione di un corso universitario interdisciplinare in ESG e Finanza Sostenibile. Offerto agli studenti magistrali del corso in Economia e Finanza. In particolare, il corso è stato attivato nel percorso di laurea magistrale di Economia e Finanza. Assieme a un corso in lingua inglese su “Climate Change and Finance: Metrics to Assess Risks and opportunities”.
Claudio Alessandrini e la scelta green
“Si tratta di un accordo di grande interesse che dimostra la capacità e la disponibilità del Dipartimento di stabilire occasioni di proficua collaborazione con il territorio su temi di grande impatto per il futuro dei nostri laureati e della società”. Ha sottolineato Michele Bernasconi, Direttore Dipartimento di Economia. “Ci siamo impegnati in questo progetto perché crediamo fermamente nel valore dei nostri giovani e nelle loro potenzialità. Ha dichiarato il Direttore Generale di CentroMarca Banca Claudio Alessandrini. È solo attraverso l’impegno comune che possiamo guardare al futuro con ottimismo”.
L’università
“Il Dipartimento di Economia – ha rilevato Monica Billio, già Direttrice Dipartimento di Economia e Responsabile del progetto – sta investendo in ricerca e formazione sui temi della finanza sostenibile. Grazie a progetti e colleghi che si occupano con molta visibilità di un tema di grande attualità e rilevanza nelle politiche di ripartenza dal green deal al recovery fund. La convenzione costituisce un’importante occasione di contribuire alla crescita formativa dei giovani sui temi green. E di poter mettere a disposizione del territorio la nostra capacità di ricerca”.
Il presidente
“Una banca nel XXI secolo – ha affermato il Presidente di CMB, Tiziano Cenedese – ha il dovere di percepire in anticipo quanto e in che modo fenomeni di diversa natura potranno generare conseguenze nel modo di concepire e di gestire la finanza. L’impegno del nostro Istituto al fianco del Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per studiare l’impatto della Finanza sostenibile sulla società e sul sistema economico in generale parte dalla precisa volontà di continuare a svolgere sul territorio un ruolo fondamentale. Non solo nel sostegno concreto alle famiglie e alle imprese, ma anche alla crescita culturale, sociale e formativa delle persone.”