E’ arrivato anche alla Rosa. Il 28enne britannico della Mitchelton-Scott Simon Yates lascerà la corsa a tappe. Il britannico è risultato positivo al Covid-19. Secondo quanto riferisce il team, Yates ha cominciato ad avere qualche sintomo – non pesante – dopo la frazione che si è conclusa a Brindisi. Un test rapido ha accertato la positività che è stata confermata da un secondo test. Yates è stato isolato e ora dovrà osservare un periodo di quarantena.
La rosa arriva nel NordEst
Saranno cinque arrivi e sei tappe nel Nordest nel Giro d’ Italia 103 e un giorno di riposo il 19 ottobre dove si deciderà chi può vincere il Giro d’Italia, l’unico di autunno.
16 ottobre Cervia-Monselice. 192 i chilometri da percorrere, prevalentemente in pianura, ma occhio a non dare per scontato un arrivo in volata. Dopo i primi 155 chilometri completamente piatti infatti scatta il gran premio della montagna di Roccolo: 4,3 chilometri all’8,3% ed un muro finale con pendenze costantemente oltre il 13%. Neanche il tempo di affrontare la discesa e si ricomincia a salire: si va verso Calaone, altro GPM di quarta categoria; 2,1 chilometri con pendenze costantemente al 10%. Scollinamento a 26 chilometri dal traguardo, da lì in poi discesa e pianura per giungere all’arrivo: occhio ad eventuali colpi di mano.
17 ottobre Conegliano-Valdobbiadene. C’è la cronometro individuale, la seconda della rosa, di 34 chilometri da Conegliano a Valdobbiadene attraverso il territorio Unesco del Prosecco Docg (quello più pregiato). E sarà una frazione decisiva in ottica classifica generale, che potrebbe infliggere un colpo pesante ai danni dei big “allergici” alle prove contro il tempo. I primi 6 chilometri sono abbastanza agevoli, ma poi ecco il muro di Ca’ del Poggio. Successivamente ci saranno 20 chilometri adatti agli specialisti, e un finale nuovamente ondulato. Ma adesso andiamo a scoprirla nel dettaglio.
La frazione presenta anche un GPM dopo soli chilometri, e stiamo parlando del famigerato Muro di Ca’ del Poggio: 1110 metri al 12,3%, con picchi del 16/19%; nonché primo rilevamento chilometrico di giornata. La parte successiva è un continuo saliscendi tra le colline, in cui i corridori troveranno anche il secondo rilevamento di Pieve di Soligo, al chilometro 17,1, e il terzo di Col San Martino,al chilometro 25,1. Gli ultimi 3 chilometri sono in discesa fino a 400 metri all’arrivo. Ai -750 metri ci sarà una curva impegnativa a sinistra seguita ai -500 da una curva a destra, e subito dopo da un’altra che immette sul rettilineo finale di 300 metri al 5.5%.
18 ottobre Base di Rivolto (Frecce Tricolori)-Piancavallo. Il primo tappone di montagna coincide con l’omaggio del Giro d’Italia 2020 ad una delle eccellenze nazionali. Le Frecce Tricolori. La quindicesima frazione della Corsa Rosa infatti, partirà dalla base aerea di Rivolto, sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare, e casa delle Frecce Tricolori sin dalla loro costituzione nel 1961. Questa tappa di 185 chilometri resterà nelle gambe di molti, e il traguardo di Piancavallo darà un verdetto pesante in classifica generale. Dopo 40 chilometri in leggera ma costante ascesa, il primo gran premio della montagna di giornata sarà quello di Sella Chianzutan. Una seconda categoria di 10,6 chilometri al 5,4% con punte del 9%. Seguirà il GPM di 2^ categoria di Forcella di Monte Rest.
Un’ascesa di 7,4 chilometri al 7,5% con picchi dell’11%. La discesa successiva porterà poi al GPM di Pala Barzana, un altro gran premio della montagna di seconda categoria di soli 4,4 chilometri al 4,4% ma con punte dell’11%. Il percorso diventerà quindi pianeggiante fino a Aviano, dove inizierà la salita finale di ben 15 chilometri. I primi 10 sono molto ripidi, sempre attorno al 9%, con punte del 14%; poi la strada spiana e scende leggermente per ricominciare a salire con pendenze più moderate intorno all’8%. L’ultimo chilometro è piuttosto articolato e in costante ma dolce ascesa.
20 ottobre Udine-San Daniele del Friuli. Dopo il giorno di riposo dopo il via i corridori saranno chiamati ad affrontare il Gpm di seconda categoria della Madonnina del Domm e dopo una lunga discesa e un tratto di falsopiano scaleranno il versante Nord del Colle dell’Abbazia di Castelmonte (Monte Spig). Poi, attraverso Monteaperta, la corsa giungerà a San Daniele, dove si percorreranno due giri di un circuito molto impegnativo con lo strappo del Castello di Susans (15%) e la salita al Monte di Ragogna (16%). L’ultimo scollinamento è previsto a circa 13 km dal traguardo con l’ultimo chilometro all’insù.
21 ottobre Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio. La tappa si apre con la quasi immediata scalata di Forcella Valbona, caratterizzata da pendenze costanti e scarsa visibilità sul tracciato a causa di numerose brevi gallerie presenti. Dopo una breve discesa, sarà poi la volta dell’ascesa del Monte Bondone (20 km al 6.8% medio), la cui ridiscesa anticiperà poi la breve salita di Passo Durone, antipasto del finale di tappa all’insù, con il prestigioso traguardo finale posto a Madonna di Campiglio.
22 ottobre Pinzolo-Laghi di Cancano. Si tratta di un tappone alpino costituito da quattro ascese importanti per un dislivello di oltre 5400 metri. La partenza è già in salita: prima in direzione del Passo Carlo Magno e poi verso l’inedito Passo Castrin/Hofmandjoch per approdare nella Val d’Ultimo. Dopo aver affrontato la discesa su strade ampie, l’appuntamento clou è la cima Coppi del Giro d’Italia. Il Passo dello Stelvio (2759 metri di altitudine), che verrà scalato dal versante più impegnativo (quasi 25 km al 7.5% di cui metà oltre i 2000 m), per poi procedere con la lunghissima discesa e fronteggiare quindi la salita finale ai laghi di Cancano con le “scale di Fraele” e i loro 21 tornanti che costeggiano ritmicamente i fianchi della montagna.
Verso la fine del Giro
Da qua alla fine del Giro mancano tre giorni e la classifica sarà ben delineata. Venerdì 23 ottobre c’è la Morbegno-Asti, ultima occasione per i velocisti. Deciderà chi è in lizza per vincere l’edizione numero 103 del Giro d’Italia la tappa Alba-Sestriere, con le salite del Colle dell’Agnello, Izoard, Montgeneve, con arrivo a Sestiere a 2305 metri. Resta solo la cronometro di domenica 25 ottobre Cernusco sul Naviglio-Milano di 15,7 chiilometri dove si assegnerà la maglia rosa.
Ricordo di Marco Pantani a San Daniele del Friuli
San Daniele del Friuli proporrà due interessanti iniziative in ricordo di Marco Pantani. La prima è in programma fino a sabato 24 con l’allestimento di una mostra ideata dal titolo “50 Volte Pantani!”. Per l’occasione saranno esposte le bici, i cimeli e le maglie dell’intera carriera di Marco e delle sue squadre: la “Carrera” e la “Mercatone Uno”. Nelle giornate clou dell’evento saranno presenti, tra gli altri, i gregari, i meccanici e i direttori sportivi di Pantani e fra loro Davide Boifava e Giuseppe Martinelli. Presente anche il meccanico del “Pirata”, Luigi Veneziano.
La seconda tappa rosa prevede per lunedì 19 ottobre la proiezione in anteprima del film teatrale dell’opera ideata da Mario Cionfoli come autore e sceneggiatore insieme ad Alessio Berti per la regia di Laerte Schiavo dal titolo “E tu, te lo ricordi Marco?”. La proiezione, con inizio alle ore 20.30, avverrà nella sala del cinema “Splendor”.