La parola coach va di gran moda nell’ultimo periodo. Esistono coach in ogni campo, dalla “line” dei top manager a quella delle housekeeping. E va di moda anche fissare obiettivi elevati e molto ambiziosi: fatturato, saving sui costi, aumento della clientela, etc…Già, coach e obiettivi. Ti suona familiare questo binomio? Sì?
Ma quali obiettivi!?
Vediamo come stanno le cose in un’azienda “tipo”, cioè quella in cui lavori, quella del tuo vicino di casa o di un amico, per esempio. Come stanno le persone coinvolte nel raggiungimento di quel magnifico obiettivo? La risposta più frequente che mi sento dare è: frustrate, sfinite, demotivate.
Obiettivi questi?
Come? Demotivate? Sfinite? Frustrate? Serve motivazione per arrivare a un risultato prefissato, corretto? E quindi? Dove si collocano i leader in azienda? Sono davvero veri leader capaci di fissare obiettivi raggiungibili o sono solo maschere alla moda?
Come gestire
A questo punto che tu abbia un coach o no, che tu ti sia prefissato un obiettivo o meno, un quesito importante è: come gestire le persone con cui lavori?
Seguimi su questo ragionamento, è importante
L’orologio del tempo con cui vengono scanditi i ritmi delle risorse umane coinvolte nel progetto viene riassunta in una parola sola: produttività. Di solito a questa parola vengono agganciati uno o più obiettivi, obiettivi che devono essere raggiungibili. E per esserlo devono avere una data.
Obiettivi a tempo
Ora, se il tuo orizzonte temporale è, per esempio, un anno, devi considerare quel che puoi davvero fare in un anno (tra l’altro viene molto sopravvalutato ciò che si può raggiungere in dodici mesi e poco considerato ciò che invece puoi fare in cinque anni…) Se parti con “la fine in testa” ti è più facile seguire ciò che ti sto per dire
Fatto? Ci vuole focus, cioè focalizzarsi su alcuni punti/obiettivi chiave che ti permettono di ottimizzare la performance. Lavorare alla cieca su faccende di scarsa utilità produce soltanto uno spreco di risorse. Risultato: pressione alle stelle ed energia in riserva, se non quasi esaurita.
A questo punto immagino che anche tu, se lavori in azienda o hai lavorato in un ambiente a stretto contatto con altre persone, riconoscerai facilmente la situazione. Dirigersi verso una meta senza sapere qual è il punto da cui si parte è oltremodo “sciocco”.
Obiettivi perché?
Te lo spiego con un esempio. Se una persona ti dice “fai 2 km verso destra e raggiungerai il panificio” senza sapere da dove parti, come puoi avere la certezza che arriverai proprio a destinazione? Due chilometri da casa mia mi fanno arrivare al supermercato. Due chilometri da casa tua magari ti permettono di raggiungere il centro del paese.
Obiettivi ben formati
Quindi, considerando che fino a qui siamo d’accordo, nel momento in cui tu, leader di azienda, vuoi fissare degli obiettivi “ben formati” devi per lo meno considerare di rispondere a queste domande: Hai stabilito degli obiettivi intermedi misurabili? Hai creato un piano di controllo o ri-pianificazione? E soprattutto, a che punto del percorso ti trovi?
Conclusione
Il solo fatto di rispondere con coscienza e responsabilità a questi interrogativi ti evita di fare dei buchi nell’acqua, ti permette di eliminare l’insoddisfazione del management e lo stress dei preposti (forza vendite, marketing, customer-care, acquisti, etc..). Senza contare il fatto che ti da una valida indicazione di come gestire le persone con cui collabori.