L’Ufficio Scolastico regionale della Regione Veneto ha predisposto un promemoria delle linee guida del protocollo di sicurezza per la scuola in emergenza Covid-19 per 700 mila studenti veneti, per 600 operatori sanitari oltre ai 1.300 delle scuole paritarie e 24 mila tra operatori e studenti delle scuole professionali. Le lezioni sono iniziate da pochi giorni e, proprio anche nel nostro territorio, ecco la prima classe che giustamente viene posta in quarantena. E poi, ancora una classe e un’altra ancora. Dopo un paio di casi nella provincia di Treviso, anche a Padova il virus limita il regolare svolgimento delle lezioni per gli studenti di una scuola media e di un liceo.
Scuola oggi
Ad oggi il conteggio, nella nostra regione, è di 140 contagi in 24 ore, parliamo di più di 350 alunni in quarantena nelle proprie abitazioni, quindi diverse classi chiuse che variano dalle materne ai licei. Difficile stimare delle previsioni su come andranno gestite le lezioni scolastiche nell’anno in corso. Sembra proprio che le attenzioni poste al problema Covid-19 non siano state del tutte efficienti per riuscire a prevenire il propagare di questa orrida pandemia e a tutelare la salute dei nostri figli.
La vera “scuola”?
Se dovessi descrivere oggi, con una sola parola che cosa intendo della Scuola, io direi – paradossalmente – che è uno “scherzo”. Uno scherzo della vita, uno scherzo degli adulti, uno scherzo delle istituzioni, uno scherzo di tutto ciò che ci circonda. L’oggetto di questo scherzo sono i ragazzi, i ragazzi che non sanno da che parte girarsi, che non sanno che cosa fare, non sanno che cosa capire, che cosa intuire, non sanno che cosa sia la scuola e che cosa significhi comunicare, condividere, che cosa significhi studiare e, soprattutto, come amare lo studio.
I ragazzi
E ancora, gli studenti vogliono credere e voler crescere, ma in quale mondo? In questo mondo dove gli adulti non hanno altro in testa che confusione e dove gli stessi insegnanti, purtroppo per loro, sono nella difficoltà più estrema anche nel dover prendere la decisione nel come fare per i loro amatissimi allievi. E ancora, i genitori degli studenti che non sanno se i loro figli prenderanno il Covid-19, se prenderanno un dieci in pagella o, semplicemente, se resteranno a casa.
Scuola e vita
La scuola però è la vita, la scuola è il futuro e dobbiamo prenderla sul serio e non è uno “scherzo”. E’ una ‘cosa’ veramente seria, siamo noi al futuro, al presente e noi al passato poiché ci trasciniamo tutto ciò che è stato dei nostri nonni, dei nostri genitori e della nostra stessa vita e dobbiamo prepararci ad una vita diversa che ha anche delle ‘diversità’ contingenti come la grande sfortuna che ci è capitata e alla quale dobbiamo però rispondere con orgoglio, dignità e con formazione. Tutti.