Enogastronomo, scrittore, anche apprezzato attore caratterista: dal “Commissario Pepe” alla “Grande abbuffata”. “Se vogliamo ben comprendere il “Bepo” basta guardare “Parigi” nel film “Il commissario Pepe” di Ettore Scola. Da quel personaggio si capisce il suo carattere e la sua personalità quasi sempre in “guerra” contro il sistema”. A parlare è Annibale Toffolo giornalista ed editore della rivista bimestrale di enogastronomia, cultura e turismo “Taste Vin”. Toffolo sintetizza così la figura di Giuseppe Bepo Maffioli scomparso 35 anni fa. Scrittore, attore ed enogastronomo di altissimo livello che portò nel mondo la cucina trevigiana e veneta.
Chi era Giuseppe Bepo
Di professione maestro, Maffioli seguì la sua grande passione e iniziò a scrivere sulla rivista “La cucina italiana”. Nel 1974 fondò la rivista enogastronomica “Vin Veneto” (in seguito divenuta Taste Vin) proprio assieme a Toffolo: magazine trimestrale di vino, grappa, gastronomia e varia umanità del Veneto. Nel primo numero fa la prima attribuzione di paternità del Radicchio Rosso di Treviso, mentre nel primo numero del 1981 realizza la prima identificazione storica del tiramisù con tanto di codificazione della ricetta di Loly Linguanotta e Alba Campeol del rinomatissimo ristorante “Le Beccherie” di Treviso.
Giuseppe scrittore
Scrisse dodici libri di gastronomia, fra cui “Il Ghiottone Veneto”, “La Cucina Veneziana”, “La Cucina Padovana”, “La Cucina Trevigiana” e “Storia Piacevole della Gastronomia”. A lui affidata la creazione dei prelibati e sofisticati piatti nel film “La grande abbuffata” di Marco Ferreri, partecipando come consulente gastronomico e recitando pure nella parte dello chef.
La televisione
Condusse per Rai Radio 2, tra il 1976 e il 1978, la breve rubrica mattutina “Mangiare bene con poca spesa”. Ideatore del primo festival di cucina organizzato in Italia nel 1951. L’istituto alberghiero di Castelfranco Veneto intitolato al suo nome.
Ha partecipato a diversi film come caratterista con la tipica parlata veneta, sempre molto diretto, con attori del calibro di Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni, Giuliano Gemma, Giancarlo Giannini e Philippe Noiret.
Il ricordo di Toffolo su Giuseppe
Tre anni fa Annibale Toffolo chiamato alla Mostra del Cimena di Venezia per parlare proprio del film cult “La grande abbuffata” che a Cannes nel 1973 vinse il premio della critica giornalista. Raccontò che quando Tognazzi, per scherzo, volle “riprodurre” “La grande abbuffata” nella sua di Velletri, chiamò il Bepo a cucinare. All’ultimo momento Philippe Noiret diede forfait e con sua schiettezza Bepo commentò: “Meno male che non vengono quei rompi b…dei francesi altrimenti ti attaccano un bottone con la loro nouvelle cousine”. “Ma questo era il Bepo” concluse Toffolo.