Ci fa bene ricevere almeno una notizia positiva in questo nero 2020: avremo, se il tempo non ci tradisce, una vendemmia equilibrata. L’andamento climatico, con una giusta alternanza di sole e pioggia, caldo non eccessivo e notti fresche ha favorito i viticoltori. La primavera è stata siccitosa, fattore positivo per i vigneti perché non sono proliferate malattie. Successivamente, ad inizio estate la piovosità ben cadenzata ha consentito uno sviluppo rigoglioso delle piante e ha reso agevole la difesa dai patogeni.
Glera e vendemmia equilibrata
I primi grappoli verranno raccolti dopo ferragosto, iniziando dalle basi spumante, quindi dal Pinot grigio per passare allo Chardonnay e Pinot nero e a seguire entro la prima decade di settembre toccherà al Glera Prosecco, poi ai rossi finendo con il Raboso che chiude la vendemmia. Ci si attende una produzione che rispetti le medie del decennio per le singole varità. L’unica cultivar che presenta attualmente una carica poco soddisfacente è il Pinot grigio che avendo una fioritura precoce probabilmente ha risentito della primavera siccitosa. Quest’anno sono positivi anche i viticoltori biologici che hanno potuto difendere bene i grappoli con metodi alternativi alla chimica rispondendo alle esigenze dei consumatori più esigenti.
La flavescenza
Tutte le carte sono dunque in regola per attendersi ad una vendemmia promettente anche se è necessario segnalare un problema, per fortuna circoscritto, esistente in particolare in alcune zone del sandonatese: la flavescenza dorata. Si sono infatti verificati degli attacchi di questa malattia creando non pochi disagi ad alcuni viticoltori del posto.
Vendemmia e Pasquali
“E’ necessario riprendere con determinazione la lotta allo scaphoideus titanus. Cicalina vettore del virus”. Afferma Giovanni Pasquali, direttore di Coldiretti Venezia. “Contiamo infatti nell’attenzione della Regione che metta subito a calendario dei controlli per arginare il problema.” E’ importante infatti non sottovalutare quanto accaduto solo in alcune zone. Lavorando per rendere il vigneto più resiliente con delle radici sane.
L’attività concordata tra enti ed istituzioni è risultata fondamentale. Sottolinea Coldiretti. Perché ha consentito di gestire con misure determinanti e urgenti il difficile contesto economico della ripresa. Per affrontare una fase3 all’insegna della sostenibilità del vigneto veneto e veneziano.