Casa Vinicola Paladin delinea un primo quadro sulle caratteristiche dell’annata 2020 nel Veneto Orientale e Friuli. Si prospetta un’annata eccezionale, con produzione più contenuta ma qualità eccellente. Questo emerge dal primo bilancio di Carlo Paladin, contitolare della Casa Vinicola Paladin assieme al fratello Roberto.
Il parere di Paladin
«Come sempre un parere definitivo si potrà esprimere solo quando l’uva sarà in cantina. Ma ad oggi siamo entusiasti. – afferma. – Le condizioni del vigneto sono ottime. Grazie ad un andamento climatico regolare sin dal periodo di fioritura ed allegagione, che ha permesso uno sviluppo omogeneo del grappolo e il mantenimento della vegetazione sana. Ciò ha permesso una riduzione notevole degli interventi di difesa della vite. Le calde e soleggiate giornate, alternate a piogge regolari, permettono ora una piena attività delle foglie nella fotosintesi. E quindi un buon accumulo di zuccheri negli acini. Anche le temperature attuali sono perfette, con pochi picchi superiori ai 30° C e un’escursione termica tra le ore notturne e diurne di 10°C, fattori che favoriscono la fissazione degli aromi e il mantenimento di una buona acidità».
Paladin e la campagna
In campagna è ora iniziata l’invaiatura. Momento in cui l’acino cambia colore da verde al suo colore caratteristico, più accentuata sul Pinot Nero e sulle varietà precoci. E se all’avvio della stagione si prevedeva una vendemmia anticipata, oggi è rientrata nella media.
La produzione sarà in calo rispetto allo scorso anno o alla media?
Con un – 25% sulle varietà precoci Pinot Grigio, Pinot Nero e Chardonnay. E un – 15% su Glera e – 10 sui vitigni aromatici, ampiamente compensata dalla qualità. E sarà la qualità del vino a fare la differenza quest’anno. Ancora non possiamo sbilanciarci ma i primi passi che stiamo muovendo sono di certo di buon auspicio. Non possiamo fare altro che sperare che continui così.