Entrata nel vivo la campagna elettorale per il capoluogo. Tutte le indiscrezioni, le certezze e i candidati. All’uscente Brugnaro col suo centrodestra, si oppone Baretta sostenuto dal centrosinistra. Mote liste d’appoggio. E anche altri cinque candidati (per ora!). Mancano solo due mesi al 20 e 21 settembre per le elezioni regionali in Veneto ma anche per le comunali nel capoluogo lagunare. Per qualcuno la campagna elettorale è già entrata nel vivo, per qualcun altro invece si cerca l’ultimo accordo tenendo tutto in sordina. Molte le voci che girano, altre sono certezze.
I segreti delle elezioni
Proviamo a svelare alcuni segreti, facendo il punto della situazione con i possibili scenari. Da poco in città sono comparsi i manifesti elettorali a sostegno del candidato del Pd Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia. A Marghera si è tenuto il primo corso di formazione per gli aspiranti consiglieri di Municipalità che vogliono correre nella lista del sindaco uscente, Luigi Brugnaro. Relazioni con il pubblico e l’utilizzo dei social network sono alcuni temi fondamentali che saranno illustrati ai partecipanti e di cui dovranno fare tesoro prima di scendere in campo. New entry nei fuxia del sindaco uscente, l’ex vice allenatore del Mestre Ivan Galante.
La situazione elezioni a Venezia
A Venezia, al momento, sono 7 i candidati sindaco già annunciati, anche se all’appello manca ancora il Movimento Cinque Stelle. Non si è infatti sciolta la riserva, interna al partito, per il nome del candidato tra la consigliera comunale veneziana Sara Visman e l’avvocato Andrea Grigoletto anche se alcune voci dicono che non si presenteranno al primo turno ma appoggeranno Baretta in caso di ballottaggio.
I due big
I due grandi schieramenti, quello di centrodestra e di centrosinistra, raccolgono ben 5 liste a testa, a supporto dei rispettivi candidati sindaco. Se molte liste sono già uscite allo scoperto, quella fuxia a sostegno del sindaco uscente, Luigi Brugnaro, sarà presentata nelle prossime ore. La lista del sindaco uscente si schiaccerà più verso centrodestra con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (che sta comunque vivendo alcune divisioni al suo interno) ma anche in questa tornata elettorale pare che gli accordi prevedano numeri precisi in caso di vittoria. Due assessori dovrebbero essere scelti tra le fila della Lega e uno di questi, anche questa volta, ricoprire il ruolo del vicesindaco (sembrerebbe Andrea Tomaello, attuale presidente del direttivo di Venezia).
Se vince Brugnaro
In caso di riconferma di Brugnaro, due assessorati dovrebbero andare a Fratelli d’Italia. Tanto che a Ca’ Farsetti si parla con insistenza della scelta dell’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Zaccariotto di correre con Fratelli d’Italia, insieme all’assessore alla Sicurezza, Giorgio d’Este che avrebbe rinunciato a presentare alle Regionali. Per Michele Zuin, oggi assessore al Bilancio, è prevista invece la candidatura con Forza Italia.
Chi sostiene Brugnaro alle elezioni
A sostegno di Brugnaro c’è l’ulteriore appoggio della civica “Le Città”. In quest’ultima, il nome del capolista è quello dell’ex assessore al Turismo del Comune di Venezia, Roberto Panciera. Non ci sarebbero la vicesindaco Luciana Colle e Simone Venturini, attratto dalla candidatura in Regione in appoggio a Zaia.
Baretta
Il centrosinistra invece si è mosso in anticipo e ha già presentato tutte le 5 liste che andranno a sostegno del sottosegretario all’Economia veneziano Pier Paolo Baretta. Ad aprire, ovviamente, la lista del Partito Democratico “Baretta sindaco” che avrà come capolista la consigliera comunale uscente Monica Sambo, capogruppo del Pd a Ca’ Farsetti, e vedrà la presenza del consigliere comunale Emanuele Rosteghin, l’ex segretaria comunale Maria Teresa Menotto e Giuseppe Saccà, membro del Comitato ministeriale per le celebrazioni del centenario di Porto Marghera.
Chi lo sostiene
Tra le liste a sostegno del candidato di centrosinistra, c’è “Idea Comune per Mestre e Venezia”, una lista civica rappresentata dall’avvocato Giorgio Suppiej capolista e Gian Angelo Bellati, portevoce. Quella dei moderati che prende il nome dal movimento “Venezia è tua” e oggi è diventata “Venezia è Tua per Baretta sindaco” con l’ex sindaco Ugo Bergamo e Michele Scibelli, oltre ad esponenti di Italia Viva, +Europa e Partito Socialista italiano. Altra lista schierata con Baretta è “Venezia verde e progressista” che riunisce le forze ambientaliste e progressiste con la Federazione dei Verdi, Rifondazione Comunista, Articolo 1 (Movimento democratico e progressista), Possibile, Sinistra Italiana. In questa lista ci sono due presidenti di Municipalità, Gianfranco Bettin (Marghera) e Gianluca Trabucco (Chirignago e Zelarino).
Le altre liste alle elezioni
Presentata anche la lista “Svolta in Comune” un gioco di parole che nasce dall’unione, anche letterale, di Italia in comune, fondata dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, più Volt, il partito progressista europeo. Il capolista sarà Massimiliano Zane e ci sarà anche il coordinatore regionale di Volt, Luca Bonarrigo.
L’outsider
Cambio di passo per il presidente della Municipalità di Venezia Andrea Martini. All’inizio pronto a schierarsi con Baretta e che contrariamente a tutte le previsioni ha deciso di correre come candidato sindaco con una propria lista “Tutta la città insieme”.
Gli altri candidati
Infine, a sostegno di Baretta, Ci sono poi altri 3 candidati sindaco: l’avvocato Marco Gasparinetti, conosciuto come il portavoce del Gruppo 25 aprile si candida con la lista “Terra e Acqua” ma non esclude l’ipotesi di un accordo con il centrosinistra al secondo turno. Infine Marco Sitran, avvocato sostenitore degli autonomisti di Venezia che ha presentato la sua lista civica con 18 nomi a sostegno dell’autonomia dei comuni.
I fuori dal coro alle elezioni
In campo anche il filosofo opinionista Stefano Zecchi. Con il “Partito dei Veneti” nato dall’unione delle formazioni indipendentiste e un programma che mira allo sviluppo e alla rinascita della laguna e dell’entroterra secondo le proprie specificità. Poi la lista civica dall’impronta ambientalista “Per Mestre e Venezia Ecologia e Solidarietà” coordinata da Michele Boato. Infine Corrado Callegari che ha ufficializzato la candidatura a “Italia giovane solidale”. Un progetto politico nato dal movimento delle partite iva che proprio Callegari ha diretto a livello nazionale.
Conclusioni
Questo il quadro ad oggi, sarà – almeno sotto l’aspetto elettorale – una delle estati più calde di Venezia. Sarà una campagna molto più “social” degli anni scorsi. E dovrà fare i conti anche con le misure e le restrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria.