Io ne ho viste cose che voi Veneti non potreste immaginarvi: Galee da combattimento raffigurate al largo dei bastioni dell’impero Ottomano al museo storico navale di Venezia. Ho visto cascate rombare nel buio vicino alle porte di Verona. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. Se non inizierete a scoprire la vostra regione!
Dalle cascate allo spazio
Dai è facile ….. sono certo che avete indovinato da dove arriva la frase i cui sopra! Per non saper ne leggere e ne scrivere vi aiuto! Si tratta di un monologo famosissimo che recita Rutger Hauer nel film Blade Runner, la vera frase è questa:
«I’ve seen things you people wouldn’t believe, attack ships on fire off the shoulder of Orion, I watched c-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gate. All those moments will be lost in time, like tears in rain. Time to die.» | «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.» |
Diciamo che l’ho un filino modificata, ma il concetto ci sta tutto!
Il Veneto, terra di meraviglie
Cari Veneti, abbiamo un territorio meraviglioso, a volte probabilmente non sappiamo neppure che vicino a casa nostra vi sono beltà che meritano d’essere conosciute, il nostro obiettivo è cercare di farvele scoprire con questa rivista! Oggi parliamo di un percorso incredibile alle porte di Verona!
Il Parco delle Cascate di Molina
Dentro al parco, troverete il percorso dell’oasi collocata all’interno dei Monti Lessini. Il parco naturale delle cascate di Molina si trova nei pressi di Fumane a pochi chilometri da Verona, e più precisamente nella frazione di Molina. Il parco è famoso per le sue Cascate dove si trovavano dei mulini azionati dalle acque dai quali ne è derivato il nome.
La scoperta
Queste cascate, sono state “scoperte” agli inizi degli anni ‘70 per opera del geologo Prof. Giuseppe Perin che fu incantato dall’unicità della zona e che convinse sia la comunità delle persone della Valle di Molina che le autorità locali di costituire il Parco per preservare proprio la specifica identità ambientale per il futuro. Il parco ha una estensione di circa 80 mila metri quadri la sua formazione risale all’Era Cenozoica quando emersero le rocce che, con l’azione degli agenti atmosferici, incominciarono a modellarle.
La formazione delle cascate
A causa della presenza dell’acqua si formarono così numerose cascate e piccoli torrenti che incominciarono a scorrere tra le rocce, dove vi garantisco è un piacere rinfrescarsi. Attualmente nel parco sono presenti tre percorsi di differente ampiezza dove si possono ammirare le diverse cascate presenti sul territorio. Per quanto riguarda la vegetazione quella presente rispecchia la tipologia montana poiché le colline raggiungono un’altezza di 590 metri e quindi rientrano nella classificazione collinare. Sulle pareti verticali rocciose sono presenti alcune specie rupicole e piante specializzate a vivere sul particolare ambiente.
Attenzione ai dettagli
Con un’osservazione più approfondita si notano dei boschi ricchi di flora inerente a specie di latifoglie nobili, di tigli, di olmi e di frassini; sono numerose le specie di uccelli rapaci che nidificano proprio in alcune sue zone e in più giungono anche altre specie migratrici. Nelle acque del luogo è presente il gambero di fiume che appunto predilige i tratti puliti dei torrenti ed inoltre, per l’umidità del posto, ha trovato il suo habitat ideale anche un’ampia diversità faunistica di anfibi come le salamandre pezzate, i rospi e le rane esculenti.
I percorsi tra le cascate
I percorsi che si possono effettuare all’interno del parco come dicevo sono tre. Sono agevoli e possono avere delle durate medie di circa 1 / 2 ore attraverso il passaggio nei piccoli sentieri che portano alla visione delle affascinanti cascate:
- cascata preistorica;
- cascata dell’orso;
- doppio covolo;
- pozzo dell’orso;
- cascata del tombolo;
- quella del tombolino;
- cascata del marmittone;
- cascata spolverona;
L’ultima cascata riserva anche una sorpresa
Si può salire su di una altalena che è collocata proprio in mezzo alla cascate lanciandosi da quest’altalena, si arriva fino a toccare la roccia dove scende l’acqua, per i bimbi è fantastico per i meno bimbi… si torna ad essere bimbi! Questo “giro” è consigliato a chi piace camminare, alle famiglie con bambini (non passeggini) e chi vuole assaporare con la vista e l’olfatto il sapore vero della natura.